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I BRONZETTI NURAGICI



I bronzetti erano distrutti anticamente tramite fusione, per riciclare il bronzo destinato al conio di monete, sono tipici della cultura sarda anche se oggi giorno grazie alla loro riproduzione in vasta scala sembra siano tipici del moderno consumismo. I guerrieri si distinguono in arcieri e spadieri. L'arciere impugna l'arco con la mano sinistra, e porta inoltre sull'avambraccio un bracciale spesso, per attutire i colpi delle corde dell'arco; lo spadiere alla mano destra impugna uno spadone, ed alla sua sinistra l'arco.

Entrambi posseggono un copricapo ornato da corna forse in onore del dio Toro. Un�altra figura militare � il �Capotrib��. Esso porta un mantello che cade sulle spalle ed aperto sul davanti; impugna alla sua sinistra un bastone, la cui estremit� � protesa in avant per evidenziare il potere conferitogli dalla sua carica.

SACERDOTESSA 3° MISURA - BRONZETTI NURAGICI -La casta sacerdotale nella societ� degli antichi sardi � rappresentata prevalentemente dall'elite femminile.Ne fanno parte le "Sacerdotesse". Il loro corpo era abbellito da una tunica molto attillata e da un mantello aperto, avente ai bordi delle frange, che scende dalle spalle fino alle caviglie. Al capo portano un capello a falde larghissime che ricorda i sombreri messicani. 

Gli uomini invece che appartengono al popolo sono invece raffigurati a dorso nudo, col capo rasato e scalzi. Il loro abbigliamento essenziale � costituito da un copricapo a calotta liscia e da rigidi gambali a protezione delle gambe. Si pensa che costoro fossero pastori.

I soggetti rappresentati nello stile Abini o barbaricino, hanno le caratteristiche somatiche proprie degli asiatici, per questo sono differenti dai soggetti dello stile d�Uta. Essi sono di corporatura tozza. Inoltre in questi ultimi il corpo non � ben proporzionato perch� hanno busto a larghe spalle, gambe corte e polpacci marcati e muscolosi; il loro volto � ovoidale col mento fine, taglio arcuato delle sopracciglia, occhi che a volte appaiono stretti e allungati ed altre sporgenti. Il naso � piccolo e affilato, la bocca a taglio lungo con labbra carnose.

Gli Abini portano i capelli lunghi annodati in trecce ed il volto ricoperto da una folta barba. Le donne sono un po� aggraziate rispetto agli uomini ma non quanto quelle dello stile Abini. I soggetti maschili sono soprattutto guerrieri, da ci� si capisce l�importanza della classe militare nella civilt� nuragica. In questo stile i guerrieri sono ritratti sia in tenuta di pace (senza il pugnaletto gammato e il particolare taglio corto di capelli. Hanno l�aspetto pi� curato e diverso dai Sardi perch� ricco di fronzoli e decorazioni) che da guerra. Il vestiario � composto di una tunica sbracciata, attillata ai fianchi che ricade sino a coprire la parte superiore delle cosce, lasciando le gambe scoperte.

A quest�abbigliamento si aggiunge un pesante giaccone. Le scarpe sono usate al contrario dei Sardi, a causa del terreno roccioso delle montagne della Barbaggia. L�uniforme militare � identica per tutti, un particolare curioso � dato dal copricapo munito di un appariscente pennacchio simile ad una grossa piuma, proteso in avanti sopra la fronte con una curva molto accentuata.

EROE 4 OCCHI E 4 BRACCIA 4° MISURA - BRONZETTI NURAGICI -Un�arma particolare di questi guerrieri � una robusta asta, che all�estremit� superiore appare ricurva e munita di una punta metallica. Come i Sardi nella mano destra, gli Abiniani hanno la spada e con la sinistra lo stocco o l�asta. Un soggetto che merita un discorso a parte � l�Eroe quattro occhi e quattro braccia tipico del mondo militare e appartenente alla sezione degli �Eroi o Demoni militari�. Sono guerrieri dalla mostruosit� irreale, a causa del loro aspetto. Di quelli pervenuti fino ad oggi tutti posseggono la caratteristica di avere quattro occhi e quattro braccia. Con un paio di braccia che sono protese in avanti si difendono, le altre due sono congiunte posteriormente a due scudi ed impugnano due stocchi.

Il perch� queste figure fossero cos� rappresentate sembra trovare pi� risposte. Si pensa che queste siano la rappresentazione d�antichi eroi nuragici le cui forze e capacit� combattive siano esaltate mediante la moltiplicazione delle braccia e delle armi, mentre pi� occhi indicherebbero la loro saggia prudenza.

La realt� per� sembra tutt�altra, perch� tutto ci� sarebbe frutto di un rito religioso misto a magia; il volto sarebbe coperto da una maschera, ed il corpo munito di un giubbotto provvisto di quattro maniche.Due supplementari dove erano infilate due braccia posticce in legno che sono connesse a due scudi, mentre nelle altre due erano infilate le braccia. Con due scudi, quattro occhi e quattro braccia si ottiene il rafforzamento delle capacit� difensive e guardinghe. Le Sacerdotesse dello stile Abini hanno il ruolo d�intermediario tra l�essere umano e le forze magiche e divine. Esse sono figure in maggioranza rappresentate da donne. 

Sono considerate monache barbaricine dall�aspetto sobrio e importante, anche se la loro figura non � aggraziata. Il loro copricapo � a forma principalmente conica con delle larghe falde, i loro capelli lunghi ed annodati in trecce. Il loro corpo � ricoperto da una veste attillata pi� corta rispetto allo stile Uta, e da una mantellina corta dai bordi frangiati.

BARCA 2° MISURA - BRONZETTI NURAGICI -I popolani sono raffigurati con un vestito semplice, e sono fisicamente diversi dalle sacerdotesse e dai guerrieri. Si pensa che gli Abiniani prima di partire per una battaglia offrissero alle loro divinit� i bronzetti come buon auspicio, in modo che assicurassero loro la vittoria ed un buon rientro a casa. 

Nota di merito va ai navigli di cui sono stati catalogati quasi un�ottantina. Le loro dimensioni dovrebbero aggirarsi all�incirca a 28 cm, ma i reperti ritrovati ci dimostrano che queste dimensioni variano ed arrivano sino a 50 cm.. Si pensava che esse fossero destinate all�illuminazione, ma tale ipotesi � stata smentita; escluso questo non rimane che attribuire anche a loro un rituale magico-religioso. Le loro forme variano da esemplare ad esemplare, infatti, la conformazione dello scafo varia, cos� come il tipo d�alberatura e gli elementi decorativi. Sono delle riproduzioni di navigli esistiti realmente, perch� � stato appurato che i Sardi sono stati abili navigatori.

 

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