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La cronologia storica dei bronzetti non
� certa, poich� non si � riusciti ad applicare un metodo tecnico-scientifico
valido; l�epoca d�appartenenza secondo gli studiosi � indicata
approssimativamente nel periodo compreso tra la fine del IX sec.
A. C. ed il VI sec. A. C., periodo in cui la civilt� nuragica
ha raggiunto il suo massimo splendore.Sono chiamati per questo
nuragici.
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Essi sono catalogati in circa 400
esemplari custoditi nei musei di Cagliari, Sassari e di
tutto il mondo.
I bronzetti sono opera d�artigiani che avevano la loro bottega
nel villaggio, infatti, le statuine sono state rinvenute
presso i resti di centri abitati come Serri (Santa Vittoria)
e Teti (Abini).
I luoghi erano destinati inoltre a centri vitali per l�attivit�
quotidiana: templi, santuari, dove la gente affluiva numerosa
nei giorni di festa o di mercato.
I bronzetti in tal modo, potevano essere venduti pi� facilmente;
in caso contrario, gli artigiani vagavano di villaggio in
villaggio come dei veri venditori ambulanti cercando di
�piazzare� le figurine di bronzo.
Gli acquirenti non mancavano perch� i bronzetti avevano
la stessa funzione degli oranti �mesopotamici� e dei moderni
ex voto.
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Essi sono stati ritrovati, negli edifici
religiosi, accanto ai sepolcri e anche nelle abitazioni private;
ma tutte servivano come sostituti dell�uomo nell�atto dell�offerta
alla divinit� o agli stessi defunti.
Questo particolare ci spiega, tra l�altro, anche le loro ridotte
dimensioni che li fa classificare come opere di ministatuaria.
I bronzetti sono la rappresentazione dei personaggi della vita
quotidiana della civilt� nuragica isolana.
La maggior parte di quelli rinvenuti � a tema umano (uomini e
donne che appartengono a diverse classi sociali: contadini, pastori,
capi militari, religiosi, guerrieri ecc.), a seguire quelli a
tema animale muniti di corna (buoi, vacche, vitelli ecc.), a tema
volatile e navale. I tutti hanno un atteggiamento religioso identico,
poich� davanti alle divinit� tutti sono uguali.
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I personaggi raffigurati appaiono,
dunque ben eretti ed in piedi, in rigorosa compostezza fisica
e morale, mentre sollevano il braccio destro in segno di
saluto alla divinit�. L�offerta votiva era tenuta invece
con la mano sinistra.
I bronzetti rinvenuti non sono tutti uguali fra loro sia
per le dimensioni sia per l�aspetto. Sono caratterizzati
da una patina che li ricopre che varia colore.
Essa pu� essere grigio-verde, o grigio-nerastro; le varie
tonalit� di questo colore sono in relazione al tipo di lega
metallica, all�antichit�, al clima e dal terreno dove esse
sono state ritrovate.
La corrosione del bronzo � detta �peste del bronzo�, e si
presenta nel bronzetto sotto forma di farinaglia d�ossidi
e di cloruri vari del rame.
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L�ossidazione dei soggetti a patina
verde, pu� essere data inoltre al fatto che essi sono costituiti
da una lega scadente, dovuta ad una seconda o terza fusione.
I Sardi erano a conoscenza dell�esistenza di diversi tipi
di leghe, ognuna delle quali era opportunamente usata secondo
la lavorazione richiesta.
Gli oggetti ritrovati sono di vario genere: armi, bronzetti,
oggetti d�uso personale, domestico e da lavoro.
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La quantit� d�oggetti di bronzo rinvenuti
in Sardegna � notevole, se confrontata con la quantit� d�oggetti
ritrovati nel resto d�Europa; ci� fa concludere che in Sardegna
fioriva un�intensa attivit� metallurgica da essere considerata
una delle pi� importanti del Mediterraneo.
Secondo l�archeologia ufficiale, i bronzetti sono riprodotti in
due stili, che hanno caratteristiche opposte, lo stile Uta e lo
stile Abini o barbaricino. Lo stile Uta � stilizzato e geometrizzato,
ed � l�espressione della civilt� aulica del periodo nuragico.
Lo stile Abini o barbaricino � invece l�espressione degenerata
del periodo decadente della civilt� nuragica, che risente delle
conseguenze negative delle civilt� che hanno distrutto la civilt�
nuragica; � detto anche stile plasticizzato.
I bronzetti dello stile Uta, furono rinvenuti nel 1849 nei pressi
della ferrovia in costruzione. I soggetti dello stile Uta sono
di figura longilinea ed il loro aspetto � singolare; i tratti
del volto sono ben marcati, i capelli sono a taglio corto ed il
loro particolare abbigliamento varia secondo l�importanza in seno
alla societ�.
La divisa militare � cos� composta: da una corta veste scollata
a maniche corte che arriva sino alla parte superiore delle cosce,
da una casacca sbracciata, calzoni aderenti che arrivano alle
caviglie e da un copricapo a forma di calotta sferica. I loro
piedi sono nudi.
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